Si torna sui banchi, ma scuole e università non sono più le stesse di qualche anno fa. Tutte le strutture didattiche si sono allineate alle nuove esigenze di insegnamento ibrido e a distanza. Favorire una continuità nell’apprendimento durante la pandemia era stato il primo obiettivo di ogni ente di istruzione, ma ormai continua a essere una priorità anche per i nuovi anni accademici.
Per questo è importante adeguarsi per allestire un’aula multimediale e riuscire a seguire i nuovi trend didattici.
Esistono delle regole per ottimizzare questi allestimenti e rendere la didattica a distanza più efficiente?
Sì e oggi ne vedremo alcune insieme!
Analisi degli spazi esistenti e delle esigenze
Per modificare o aggiornare le dotazioni attuali di un’aula è bene analizzare lo spazio esistente. Ogni dispositivo da inserire all’interno dell’ambiente deve infatti essere adeguato alle dimensioni e al tipo di esigenza specifica.
Prima di fare qualsiasi investimento è bene rispondere ad alcune domande preliminari per allestire un’aula multimediale, questo aiuterà a prendere delle scelte più consapevoli:
- quante persone frequenteranno in presenza e quante a distanza?
- dove e come occorre posizionare banchi e cattedra?
- qual è la distanza minima e massima degli studenti dal docente?
- occorre che gli studenti che frequentano a distanza vedano contemporaneamente lavagna e docente?
- coloro che seguono online devono poter intervenire sia con audio e sia con video o solo con l’audio?
- quale piattaforma verrà usata per stabilire la connessione tra i presenti in sala e non?
Queste sono solo alcune delle domande preliminari partendo dalle quali si potranno individuare le dotazioni Audio Video più adatte per le proprie aule.
Dotazioni Audio Video nell’aula multimediale
Per garantire un efficace insegnamento a distanza è importante puntare su ottime dotazioni audio video e sul loro corretto posizionamento. Spesso è sufficiente questo per allestire un’aula multimediale, ma in alcuni casi potrebbe invece essere necessario anche un intervento di trattamento acustico per migliorare la resa degli hardware scelti.
In entrambi i casi, quando l’aula è pronta per essere “multimedializzata” ci sono almeno 3 elementi che non possono mancare:
- una (o più) telecamere PTZ, per favorire il controllo da remoto e una risoluzione alta dell’acquisizione immagine
- un microfono, ambientale o meno, che possa rendere il docente libero di muoversi nello spazio e captare la sua voce senza distorsioni e disturbi
- un monitor professionale o una lavagna interattiva, per rendere dinamiche le presentazioni e favorire l’interazione con gli studenti
Perché se è vero che è importante fare attenzione agli spazi e agli strumenti usati nell’allestire un’aula multimediale, è altresì importante considerare l’innovazione nel metodo d’insegnamento.
Innovazione e aggiornamento delle tecnologie
Occorre infatti notare che non saranno solo gli ambienti e i dispositivi a dover cambiare, ma anche l’approccio all’insegnamento.
Per catturare l’attenzione dei ragazzi, nel 2023, occorre essere: innovativi!
Per coinvolgere i nativi digitali bisogna parlare la loro lingua e usare gli stessi strumenti ai quali sono abituati. Creare sfide multimediali, invitarli alla condivisione tramite l’uso di applicativi di collaborazione o creare gruppi di lavoro su Teams o Zoom. Questi sono solo alcuni dei modi in cui è possibile coinvolgere gli studenti, di qualsiasi età, a 360°.
Infine, se c’è la possibilità di inserire all’interno delle aule tablet, tavolette grafiche o lavagne interattive attraverso i quali i ragazzi possano essere attivamente partecipi, la lezione non solo sarà più dinamica, ma gli studenti saranno anche più propensi all’attenzione e all’apprendimento.
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