Dopo l’epidemia di Covid 19, coloro che durante il periodo di isolamento hanno svolto la propria attività lavorativa in modalità agile, ad oggi, non sono più disposti a negoziare su temi quali benessere e flessibilità. In quel periodo, seppur di restrizioni, i dipendenti in smart working hanno avuto la possibilità, per la prima volta, di non dover scegliere tra la vita lavorativa e quella privata ma di godersi entrambe.
E così, se nel 2019 a lavorare da casa erano solo il 5% dei dipendenti, si prevede che nei prossimi anni aumenteranno del 40%. Questo perché, secondo la ricerca condotta dall’istituto Frost e Sullivan, ben il 73% delle aziende a livello globale si sta preparando per un mondo di hybrid work e smart working.
Se la mentalità dei dipendenti e le stesse aziende sono cambiate, possiamo sicuramente affermare che anche le tecnologie a supporto lo hanno fatto. Le soluzioni di lavoro smart come le meeting platform o le videocamere, ad esempio, si sono evolute rispettando le aspettative. In alcuni casi le hanno addirittura superate.
Ma se sotto il profilo tecnico queste tecnologie audio video per gli hybrid meeting sono estremamente performanti, perché i dati emersi dal Microsoft Work Trend Index 2022 ci raccontano che il 43% degli intervistati, che svolgono il proprio lavoro da remoto, non si sentono pienamente coinvolti e inclusi?
Continue reading “Equitable meeting: la nuova frontiera delle riunioni ibride”